COME AGIAMO

Vi raccontiamo il percorso delicato e i vari passi di avvicinamento al ricevimento della protesi, un viaggio graduale che accompagna il/la bambino/a e la sua famiglia:

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Primo contatto con la famiglia

Il primo contatto con la famiglia è gestito da operatori dell’associazione adeguatamente formati, per garantire la massima efficacia e la minima invadenza. Dopo uno scambio iniziale, che di norma si svolge via mail, viene organizzato un incontro virtuale per cominciare a conoscersi e porre le basi del percorso.

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La conoscenza della famiglia

Un momento, tanto importante quanto delicato, è finalizzato a capire meglio le esigenze della famiglia, le sue aspettative e, naturalmente, gli aspetti ortopedici da considerare.
Durante questa fase, gli operatori di IO DO UNA MANO raccolgono tutte le informazioni necessarie per progettare un dispositivo adeguato sia dal punto di vista funzionale sia sotto l’aspetto estetico, considerando le caratteristiche fisiche, le preferenze e le passioni del/della bambino/a.
L’incontro conoscitivo può avvenire in presenza o da remoto.

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La progettazione e la produzione dei dispositivi

Gli ausili sono disegnati utilizzando il metodo HCD (Human Centred Design), che prevede il coinvolgimento del bambino/a fin dalla fase progettuale.
Prima di consegnare l’ausilio definitivo, alla famiglia vengono inviati uno o più dispositivi di prova, per capire quali forme e caratteristiche rispondono al meglio alle necessità del/della ricevente. Superata questa fase, che consente approvare o di effettuare modifiche al modello 3D, si passa alla stampa dei diversi componenti, comprese le personalizzazioni, realizzati con bobine in plastica riciclata e/o biocompatibile. Terminato anche questo passaggio è il momento dell’assemblaggio finale del dispositivo, in cui entrano in gioco i diversi materiali aggiuntivi (viti, lenze, elastici…).

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La consegna degli ausili

Anche la spedizione dei dispositivi è totalmente a carico di IO DO UNA MANO e viene organizzata in modo tale da soddisfare le esigenze del/della bambino/a, le sue caratteristiche e la sua sensibilità. Questa ultima fase è preferibile che avvenga in presenza, anche per rispondere a eventuali domande specifiche sull’utilizzo e sul funzionamento del dispositivo. Qualora non fosse possibile effettuare la consegna di persona, l’associazione organizza una videocall dedicata all’apertura del pacco e alle prime prove con l’ausilio, restando a completa disposizione della famiglia per eventuali dubbi e richieste futuri.

Nel caso il/la richiedente sia una persona adulta, vengono rispettati i medesimi step elencati in precedenza, per garantire ascolto, condivisione degli obiettivi e attenzione alle diverse necessità individuali.